Bologna, 13 dicembre 2024 – Riprendiamo un articolio di Federico Temperini da Il Resto del Carlino di Pesaro uscito nei giorni scorsi: quando si parla di cavalli, siamo (ancora di più) tutti una famiglia!
È da poco nelle librerie Tanno, graphic novel edito da SaldaPress, nato dalla collaborazione fra Michele Petrucci, affermato fumettista fanese e Giovanni Lindo Ferretti, scrittore e personaggio iconico del panorama musicale italiano, leader di gruppi culto come i CCCP-Fedeli alla linea, CSI-Consorzio Suonatori Indipendenti e PGI-Per Grazia Ricevuta.
Petrucci, come è nata questa collaborazione?
“Ci pensavo da anni. Giovanni è molto più di un semplice cantautore, sceglie le parole con grande cura e tocca corde in profondità. Un amico mi ha spinto e aiutato ad andare a Cerreto Alpi dove Ferretti vive, con un soggetto da proporre e con due tavole di un breve racconto che ho pubblicato sul settimanale 7 del Corriere della Sera. Giovanni è stato gentile. Inizialmente non intendeva accettare nessuna proposta ma una volta viste le tavole e ascoltato le mie parole si è mostrato interessato all’idea di scrivere un fumetto”.
Giovanni Lindo Ferretti con Michele Petrucci (foto GRIDA)
Il libro è una (auto)biografia su Ferretti ma, più che sui suoi trascorsi musicali, si concentra sul ritorno al borgo di origine e sul suo rapporto con i cavalli.
Come mai questa scelta?
“Non volevo lavorare a una classica biografia ma mi interessava disegnare un bel racconto. Quando ho letto del rapporto speciale con Tancredi (detto Tanno), il suo cavallo prediletto, ho capito che era la storia giusta, anche per raccontare chi è Giovanni e il perché di alcune sue scelte. Come quella di tornare a vivere nella “venerabile dimora”, l’antica casa dei suoi avi, in mezzo agli Appennini. Per lui il 1999 fu un annus horribilis, da allora tutto è stato diverso”.
Che cosa la affascina di Giovanni Lindo Ferretti?
“L’ho conosciuto quando avevo 21 anni, al tempo del primo disco dei CSI. La sua voce mi colpì subito, è particolare, ha un modo di cantare salmodiante, che ammalia. Inoltre, ha grande carisma e coraggio di dire cose che potrebbero essere impopolari. Quello che però più mi colpisce è il suo uso delle parole. Sempre precise e mai banali. Perfette per essere coniugate con le immagini”.
Oramai si sta specializzando in biografie…
“È una scelta, anche se non esattamente consapevole. Adoro le storie delle persone e la straordinarietà delle loro vite. E poi mi piace collaborare al di fuori del mondo del fumetto. Ho lavorato con un poeta, due scrittori, un avventuriero e ora un musicista. Creativamente è molto stimolante”.
Avete in programma delle presentazioni?
“Il 31 ottobre, in anteprima, abbiamo presentato il libro a Lucca Comics and Games. Per motivi di salute Giovanni non si muove facilmente per cui organizzeremo gli incontri con parsimonia e con i tempi necessari. A dicembre saremo a Reggio Emilia, non escludiamo presentazioni nelle Marche, magari proprio nella “mia” Fano”.
Qui l’articolo de il Resto del Carlino, qui un eroe di tutti, a fumetti